Negli ultimi anni la coltivazione del tartufo nero e la tartuficoltura in generale ha fatto passi da gigante, affidarsi a tecnici esperti minimizza il rischio di errore nella fase di allevamento, avere piante di qualità inoltre favorisce ulteriormente l’entrata in produzione di una tartufaia coltivata.
Quando una tartufaia non viene gestita correttamente il periodo improduttivo può protrarsi oltre il previsto, mentre affidandosi a tecnici esperti si può risolvere il problema in 1-2 anni.
La tartuficoltura può essere praticata sia a livello amatoriale che professionale; sebbene le indicazioni fornite siano rivolte a coloro che intendono realizzare un impianto da reddito, sono comunque valide in entrambi i casi.
Il margine di rischio; deve dipendere esclusivamente o quasi da fattori biotici ed evolutivi naturali (non deve dipendere da una errata gestione o progettazione della tartufaia).
La nostra struttura propone piante tartufigene delle principali specie forestali simbionti micorrizate con tutte le specie di tartufo pregiate, ottenute da semente certificata dal Centro Nazionale di Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato e munite di certificato di controllo della qualità della micorrizazione rilasciato dall’Università degli Studi di Perugia che certifica la specie e l’idoneo grado di micorrizazione.