Consulenza per impianti

Cosa fare quando la tartufaia non produce, oppure produce poco e saltuariamente
In certi casi la tartufaia impiantata tarda ad entrate in produzione, i motivi sono vari: in questi casi con l’analisi degli apici radicali si capisce: se effettivamente sono presenti micorrize, e di quale specie tartufigena si tratta. Molto spesso un’errata gestione è causa dell’insuccesso della tartufaia e capire qual è la specie di tartufo presente, ci permette di impostare la corretta gestione dell’impianto. Con l’analisi degli apici radicali inoltre, si capisce se ci sono altri funghi simbionti (non del genere Tuber) che ostacolano la produzione.
Anche l’analisi del terreno (eseguita sempre da laboratorio certificato) è molto importante perché la scarsa o mancata produzione potrebbe essere dovuta ad una carenza di qualche elemento (generalmente di carbonato di calcio). In questi casi dopo attenta valutazione e calcolo dei dosaggi si procede con degli ammendamenti per ricreare le condizioni ottimali per la specie di tartufo presente.

Cosa fare quando non si sa che specie di tartufo si ha nella tartufaia e non si conosce lo stato di salute della stessa
Tramite l’analisi degli apici radicali di un campione di piante micorrizate è possibile stabilire la specie presente e le quantità; questo è un dato importante perché una corretta gestione parte da una buona micorrizazione. Queste sono le fondamenta del successo produttivo di una tartufaia. Per fare un esempio conoscere la specie di tartufo presente ci permette di sapere il periodo in cui andare a cercare i tartufi, oltre che applicare le corrette pratiche colturali, indispensabili per far produrre la tartufaia.

Un sopralluogo con i nostri cani addestrati ci permetterà di verificare la presenza di tartufi nella tartufaia in gestione.

Cosa fare quando non si sa come gestire una tartufaia: quali interventi fare e in che periodo
Per la corretta gestione di una tartufaia serve un tecnico, che ci insegni a fare gli interventi giusti nei momenti giusti, che sia attento ai dati climatici per consigliarci il momento migliore per potare, irrigare ed inoculare.
Ad esempio: gestire una tartufaia di tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum) come se fosse una di tartufo estivo (Tuber aestivum) è un errore che porta alla scarsa, o mancata produzione nel medio lungo periodo; si cerca un tartufo in estate quando invece si dovrebbe cercare in inverno; ma soprattutto con quella gestione si rischiano di favorire altre specie di tartufo, meno pregiate, che inquinano la tartufaia.